Sci Alpinismo

“Lo confesso: i miei sci hanno una tendenza spiccata a lasciare le tracce note; paiono calamitati: l’ignoto li attira ed essi si volgono volentieri verso nuovi luoghi….”

Marcel Kurz

Vi proponiamo alcuni itinerari di sci alpinismo “sul Lago” lungo i quali potrete assaporare i pendii più o meno dolci delle nostre montagne ma anche gettare uno sguardo alle rive del Lago di Como.

Dosso Bello

Monte Bregagno

Monte Marmontana

Monte Marnotto

Sasso Canale

Il bollettino nivometeorologico o bollettino valanghe è lo strumento che indica il pericolo di valanghe in un determinato territorio, nasce da una previsione meteo e fornisce le particolarità del manto nevoso ed una stima di eventuale evoluzione ( nelle successive 24-72 ore ) di tali caratteristiche al fine di prevenire eventuali incidenti derivanti dal distacco di valanghe. Fa riferimento alla scala unificata europea del pericolo di valanghe.Il pericolo è suddiviso in cinque gradi caratterizzati da un proprio nome/colore/numero; ogni grado indica il tipo di consolidamento del manto nevoso, localizza i pendii critici, identifica il tipo di sovraccarico ( forte: escursionista a piedi, caduta, due individui che non rispettano le distanze di sicurezza,..debole: escursionista con ciaspole, una surfata controllata senza cadute, anche mantenendo le distanze di sicurezza,… ) necessario per il distacco, la tipologia di valanghe spontanee e la probabilità di distacco.

Grado 1 DEBOLE ( di colore verde ) in generale il manto nevoso è ben consolidato e stabile, ma non si escludono pochissimi isolati pendii estremi ( più di 40° di inclinazione ) pericolosi. Il distacco è generalmente possibile solo con forte sovraccarico. Sono possibili scaricamenti e piccole valanghe spontanee. Condizioni generalmente sicure per le gite sciistiche.
Grado 2 MODERATO ( di colore giallo ) il manto nevoso è moderatamente consolidato su alcuni pendii ripidi ( inclinazione fra 30° e 35° ), per il resto è ben consolidato. Il distacco è possibile con un forte sovraccarico sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee. Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose.
Grado 3 MARCATO ( di colore arancione ) il manto nevoso varia da un consolidamento moderato su molti pendii ad un consolidamento debole su alcuni pendii localizzati. NB la scala del pericolo di valanghe non è lineare, il grado 3 pur essendo al centro della scala non indica un pericolo medio, ma già alto!Il distacco diventa possibile con un debole sovraccarico sui pendii ripidi indicati. In alcune situazioni possono verificarsi distacchi di valanghe spontanee di media grandezza e raramente anche grandi valanghe. Le possibilità per le gite fuoripista sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale.
Grado 4 FORTE ( di colore rosso ) il manto nevoso è debolmente consolidato sulla maggior parte dei pendii ripidi. Il distacco è già probabile con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. Ci si possono aspettare anche valanghe spontanee medio/grandi. Le possibilità per gite fuoripista sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale.
Grad5 MOLTFORTE ( di colore rosso e nero ) il manto nevoso è debolmente consolidato e per lo più instabile. Sono probabili molte grandi valanghe spontanee anche su pendii non troppo ripidi. Le condizioni non permettono uscite fuoripista.

NB

La scala europea del pericolo di valanghe essendo espresso su scala regionale, da’ informazione su un’ area, mentre sul singolo pendio vale la regola del 3×3:
– PIANIFICAZIONE DELL’ ITINERARIO A CASA tenendo presente bollettino valanghe, bollettino meteo, il fattore umano ( chi porto con me, che deve essere all’ altezza e poter effettuare tranquillamente l’ intinerario senza mettere in pericolo se stesso e/o il gruppo );
– VALUTAZIONE LOCALE SUL POSTO scegliendo linee e tracce adatte alla capacità del gruppo ( mettendolo prima alla prova magari a bordo pista ) e in base alle condizioni meteo che nel frattempo potrebbero essere cambiate.
– VALUTAZIONE DEL SINGOLO PENDIO valutandone il pericolo, calcolando eventuali punti “risck check” ( in base all’ inclinazione del pendio, alla sua esposizione, al tipo di neve, se sono visibili tracce di altri escursionisti, valutando le opportune distanze di alleggerimento in salita e discesa ) e analizzando soprattutto il fattore energetico del gruppo.

Valutate sempre il bollettino niveometeo che viene generalmente aggiornato tre volte alla settimana ( lunedì, mercoledì e venerdì ) con possibilità di emissioni straordinarie in caso di imminenti cambiamenti delle condizioni meteo o del manto nevoso.Evitate di avventurarvi in montagna da soli! I vostri compagni possono essere di aiuto nelle scelte e valutazioni da fare sul terreno, ma soprattutto sono indispensabili per effettuare un soccorso immediato in caso di travolgimento da valanga. E’ indispensabile pertanto che tutti portiate con voi e sappiate utilizzare ARTVA, apparecchio di ricerca per la rapida localizzazione di sepolti in valanga, che va posto in trasmissione all’ inizio del’ escursione e spostato in modalità di ricerca nel caso di incidente; SONDA leggera per l’ individuazione del punto esatto in cui si trova la persona sepolta; PALA per poter liberare il più velocemente possibile una vittima.

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