Monte Cardinello
Da Gravedona ed Uniti prendere la carrozzabile che porta a Dosso del Liro. Superato il paese, proseguire alla volta di Caiasco. Proseguire ed in prossimità di un grande piazzale proseguire su strada non asfaltata che troverete a sinistra, lasciare l’auto e seguire le frecce indicanti il Rifugio Vincino. Attraverso una mulattiera con diversi saliscendi e poi in discesa, si raggiunge il Ponte di Vincino dal quale si risale fino all’omonimo rifugio (1104 m).
Dal rifugio, passare accanto ad una cisterna dell’acqua e proseguire lungo una traccia di sentiero che taglia il bosco a mezzacosta. Da qui, un lungo traverso a mezzacosta permette di addentrarsi nella Val Fiumetto, ormai abbandonata mentre un tempo popolata da pastori e alpigiani. Superata la Baita Camedo (1539 m), attraverso un sentiero a mezzacosta, si giunge alla Baita di Pratofiorito (1559 m) e successivamente ci si dirige verso l’alpe Corte di Mezzo (1708 m), non visibile dal basso, dalla quale un sentiero ripido e mal tracciato, porta al sovrastante gradino dove sorge l’alpe Malpensata (1890 m).
Si percorre ora una traccia a mezzacosta poco sotto la cresta di confine fino a raggiungere i ruderi dell’alpe Paina (1967 m). Si abbandona la traccia che continua in costa e si sale verso N per magri pascoli utilizzando tracce di vecchi sentieri ormai in disuso. Si raggiunge così la Bocchetta di Caurit (2355 m) per poi seguire la facile cresta W del Cardinello su tracce di sentiero fino alla vetta.
Sempre da Da Gravedona ed Uniti, Municipio di Consiglio di Rumo, si prosegue direzione Ponte di Mangia Vacca, da li si continua fino su strada non asfaltata per circa 2 Km. Lasciata l’auto si prosegue per sentiero dapprima pianeggiante e poi leggera salita fino al Rifugio Vincino. Dal rifugio, passare accanto ad una cisterna dell’acqua e proseguire lungo una traccia di sentiero che taglia il bosco a mezzacosta. Da qui, un lungo traverso a mezzacosta permette di addentrarsi nella Val Fiumetto, ormai abbandonata mentre un tempo popolata da pastori e alpigiani.
Superata la Baita Camedo (1539 m), attraverso un sentiero a mezzacosta, si giunge alla Baita di Pratofiorito (1559 m) e successivamente ci si dirige verso l’alpe Corte di Mezzo (1708 m), non visibile dal basso, dalla quale un sentiero ripido e mal tracciato, porta al sovrastante gradino dove sorge l’alpe Malpensata (1890 m).
Si percorre ora una traccia a mezzacosta poco sotto la cresta di confine fino a raggiungere i ruderi dell’alpe Paina (1967 m). Si abbandona la traccia che continua in costa e si sale verso N per magri pascoli utilizzando tracce di vecchi sentieri ormai in disuso. Si raggiunge così la Bocchetta di Caurit (2355 m) per poi seguire la facile cresta W del Cardinello su tracce di sentiero fino alla vetta.